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Treni ibridi grazie a un sistema di recupero dell'energia
Forse non tutti sanno che in Europa solo il 50% dei treni sono elettrici.
Questo significa che l'altra metà in circolazione è mossa da motori a combustibile fossile e sono dunque decisamente molto più rumorosi e inquinanti.
A questo proposito un'azienda tedesca, la Tognum AG, ha sviluppato un intelligente sistema di recupero dell'energia prodotta in frenata che potrebbe essere montato sui locomotori e che, di fatto, li trasformerebbe in ibridi.
Il sistema è già in fase di sperimentazione in Germania, lungo la tratta tra Aschaffenburg e Miltenberg, un percorso di 37 chilometri su cui sono previste 14 fermate, dunque un ottimo banco di prova.
Il locomotore in questione, un Siemens Desiro Classic VT 642, è il primo ibrido al mondo e in origine era alimentato con due motori diesel da 275 chilowatt.
Ora che è stato equipaggiato con anche i motori elettrici e le batterie, la potenza è salita a 315 kilowatt, ma a sorprendere è il fatto che il consumo è sceso drasticamente del 25%.
Se i test si riveleranno un completo successo, è quindi auspicabile che in futuro tutti i locomotori ferroviari (e attenzione, diciamo proprio tutti, non solo quelli a gasolio ma anche quelli elettrici), possano essere equipaggiati con questo sistema di recupero dell'energia.
Naturalmente, oltre all'efficienza, ci sono anche altri fattori da considerare, come l'investimento iniziale per il montaggio e l'affidabilità, ma noi speriamo che presto questa tecnologia possa diventare realtà...
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Argomenti: recupero energia frenata treni, treni ibridi, sistema recuperare energia frenata
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