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L'invasione delle meduse non e' dovuta ai cambiamenti climatici
Almeno per questa volta clima o inquinamento non c'entrano perché, a detta di Ferdinando Boero, dell'Università del Salento e coordinatore del progetto Occhio alle Meduse la spiegazione dell'aumento evidente e costante del numero di meduse nei nostri mari è da ricercarsi nella sovrappesca (ovvero nello sfruttamento eccessivo dei pesci) che ha lasciato un vuoto ecologico negli ambienti marini, vuoto che è stato riempito dalle meduse, animali tra i più antichi che abitano il Pianeta e che, in mezzo miliardo di anni, la selezione naturale non ha ancora modificato.
La presenza così abbondante di meduse "non è un bene, né per gli ecosistemi né per le finalità umane - afferma Boero - visto che le meduse non si mangiano. D'altra parte è colpa nostra se si sta verificando questo fenomeno, perché abbiamo sovrasfruttato le popolazioni di pesci. Ora, però, visto che ci sono, stiamo facendo ricerche per vedere quali siano le loro proprietà organolettiche e nutritive. In alcuni Paesi, come in Cina e in Giappone, le meduse si mangiano, ma dobbiamo capire se è possibile farlo anche con quelle che popolano i nostri mari".
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Argomenti: invasione meduse, aumento meduse, sfruttamento mari, sfruttamento pesca, sovrappesca
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