|
Anche l'American Meteorological Society prende posizione sul cambiamento climatico del Pianeta
Nonostante gli allarmi lanciati non solo dagli studiosi del clima, ma anche da organi come la NASA, sono ancora in tanti a questo mondo che non credono a quanto viene detto loro a riguardo delle ripercussioni che le attività dell'uomo stanno avendo sui cambiamenti climatici del nostro Pianeta.
La coscienza (e i fatti) però cambiano nel tempo così che ora anche l'American Meteorological Society (la più autorevole organizzazione statunitense che promuove lo sviluppo e la diffusione di informazioni riguardanti la meteorologia, l'oceanografia e l'idrologia) ha ammesso ufficialmente che la Terra sta riscaldandosi a causa della razza umana e delle sue attività.
In una nota ufficiale si legge che è oramai inequivocabile il fenomeno del surriscaldamento della superficie terrestre, col conseguente scioglimento dei ghiacci e l'innalzamento dei mari.
"La causa dominante di tutto questo è una sola: l'attività dell'uomo. Si tratta di un'affermazione scientifica che trova ragione e fondamento in accurate ricerche condotte sul clima dal 1950 ad oggi".
E poi ancora si afferma: "Il riscaldamento che è stato rilevato sarà irreversibile per molti anni nel futuro, ma gli aumenti della temperatura terrestre saranno anche maggiori se i gas serra continueranno ad accumularsi nell'atmosfera".
Dunque non si tratta (come qualcuno vuole far credere) di normali cicli naturali di surriscaldamento come avvenuto nei secoli scorsi, ma di un vero e proprio assalto dell'uomo al Pianeta.
Prova ne è che tutti i dieci anni più caldi mai registrati fino al 2011 si sono verificati a partire dal 1997, con il 2005 e il 2010 che sono stati gli anni più caldi in assoluto in oltre un secolo.
"Da un'ampia evidenza scientifica è chiaro che la causa dominante del rapido cambiamento climatico dell'ultimo mezzo secolo è da imputarsi all'uomo e alle sue attività che hanno aumentato considerevolmente l'immissione di gas serra nella nostra atmosfera, primi fra tutti l'anidride carbonica (CO2) la cui concentrazione è in crescita principalmente a causa della combustione di combustibili fossili e della deforestazione".
Come se poi non bastasse l'autorità americana ha anche avvertito che, stando alle loro simulazioni, a causa dei cambiamenti climatici è previsto un aumento della percentuale di uragani che rientrano nelle categorie più forti (4 e 5 sulla scala Saffir-Simpson) così come al grande caldo si avvicenderanno periodi di freddo intenso, tutti fattori estremi che avranno ripercussioni anche sulle attività stesse dell'uomo, in primis l'agricoltura.
Galleria fotografica
Argomenti: cambiamenti climatici, American Meteorological Society, surriscaldamento globale
|