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Ikea: 100% indipendente dal punto di vista energetico entro il 2020
Oltre che per i suoi mobili in kit dai nomi impronunciabili, Ikea è arcinota anche per la sua fortissima propensione alla salvaguardia dell'ambiente.
Già tante altre volte ci ha fatto piacere parlarne su queste pagine a dimostrazione che, con la buona volontà, anche il business più spinto verso il profitto può essere sostenibile, o meglio ancora che le due cose possono non essere in antitesi l'una con l'altra.
Orbene, proseguendo su questa strada ora Ikea ha annunciato un altro ambizioso piano secondo il quale, entro il 2020, la megamultinazionale svedese utilizzerà solo ed esclusivamente energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili.
Significa che, nel giro di pochi anni, attraverso una politica di investimenti in ambito eolico e fotovoltaico, Ikea arriverà a soddisfare il suo fabbisogno energetico in proprio così che dall'attuale 27%, passerà entro il 2016 al 70% per poi arrivare al 100% di energia entro il 2020.
Come se poi non bastasse, per la fabbricazione dei suoi prodotti il colosso svedese ha anche annunciato che, non volendo impiegare il legname proveniente dalle foreste tropicali (che, come si sa, sono il polmone del Pianeta), prevede di piantare tanti alberi quanti ne utilizza ogni anno per la fabbricazione dei suoi articoli.
Quanto costa tutto questo? Poco o niente (si fa ovviamente per dire!): al momento l'investimento iniziale ammonta a quasi 2 miliardi di dollari.
Ma quello che più è encomiabile è che, a detta di Mikael Ohlsson, presidente di Ikea, questo mega progetto non è pensato e voluto per avere un impatto positivo sull'ambiente, ma "solo" per salvare l'azienda e il denaro dei consumatori e, ci auguriamo, magari per diventare anche un modello di impresa che motivi altre aziende a intraprendere la strada del business sostenibilmente corretto.
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Argomenti: indipendenza energetica, business ecosostenibile, impatto ambientale Ikea, impronta ecologica
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