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Radiazioni 2540 volte oltre il limite massimo consentito per un pesce pescato nelle acque antistanti Fukushima
Da Fukushima, nonostante siano passati oramai due anni dal disastro alla centrale nucleare, continuano ad arrivare sempre "buone" notizie molto incoraggianti...
Ovviamente non è così.
Stando alla notizia diffusa dalla stessa società che amministra la centrale nucleare, la Tokyo Electric Power Company (TEPCO), nelle acque antistanti il reattore principale del sito pochi giorni fa è stato pescato un esemplare di pesce Murasoi che ha presentato una radioattività di ben 2.540 volte oltre i limiti di sicurezza imposti dal Governo giapponese per il consumo umano.
A quasi due anni dal devastante terremoto e dal conseguente tsunami che ha danneggiato i tre reattori nucleari a Fukushima, è oramai chiaro che ancora oggi dal sito continuino a fuoriuscire radiazioni che seguitano a contaminare l'intera area.
Secondo i ricercatori, sono due le fonti di contaminazione: la prima è rappresentata dalle particelle radioattive rilasciate dalla centrale dopo il disastro e che ancora debbono essere smaltite; la seconda, invece, è dovuta proprio all'acqua che ogni giorno viene utilizzata dalla centrale per raffreddare i reattori.
Ora, perdurando questa situazione alla TEPCO si sono fatti "furbi" e hanno deciso di installare una serie di reti sotto la superficie dell'acqua per limitare la migrazione del pesce contaminato e tenerlo fuori dalle vicine aree di pesca.
Ottima soluzione, soprattutto definitiva!
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Argomenti: radiazioni nucleari Fukushima, pesce radioattivo Fukushima, inquinamento nucleare acque Fukushima
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