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Il paese Feldheim, in Germania, dimostrazione di totale indipendenza energetica
Di una cosa si può essere assolutamente certi: nel corso degli ultimi dieci anni, nessun Paese al mondo ha creduto ed abbracciato con così decisa convinzione l'idea delle energie rinnovabili come la Germania che non solo ha annunciato prima fra tutti l'abbandono del nucleare, ma oggi, grazie alle politiche e agli investimenti nelle rinnovabili, si trova a produrre (ed esportare) più energia di quello che le effettivamente serve.
Un esempio emblematico che dimostra questa tenace volontà è il piccolo paese di Feldheim, situato a 60 chilometri da Berlino, che riesce a soddisfare in toto il proprio fabbisogno energetico solo grazie a eolico, solare e biogas.
Tutto ha avuto inizio nel 1990 quando è stata installata la prima turbina eolica per sfruttare i forti venti della regione.
Via via le pale sono aumentate fino ad essere in numero maggiore delle stesse case.
Ma la vera svolta si è avuta nel 2010 quando gli abitanti hanno deciso di investire ciascuno € 3.000 per installare sui tetti delle proprie case impianti solari domestici.
Il risultato è eclatante: nel giro di appena tre anni, a Feldheim l'elettricità costa il 30% in meno che altrove in Germania!
Ma non è solo sull'energia elettrica che i cittadini di Feldheim stanno risparmiando quattrini: nel 2008, infatti, con € 1.700.000 è stata costruita una centrale a biogas che utilizza i liquami degli allevamenti di suini della zona e gli scarti della lavorazione del mais per produrre acqua calda per riscaldamento.
Risultato? Un bel 10% in meno anche sulla bolletta per il riscaldamento!
A dimostrazione che la tanto anelata indipendenza energetica non è un sogno che può diventare realtà, se davvero lo si vuole...
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Argomenti: indipendenza energetica, Feldheim, energie rinnovabili, energia eolica, solare, biogas
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