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Il combustibile nucleare esausto per sterilizzare alimenti e prodotti medicali
Da diversi decenni gli ingegneri di tutto il mondo sono alla ricerca di riuscire a fare qualcosa con il combustibile nucleare esausto.
Russell Goff, uno studente il Dipartimento di Ingegneria Nucleare della Oregon State University (negli Stati Uniti) e la sua giovane azienda G-Demption LLC ora pensano che il reale riutilizzo sia possibile, in particolare per sterilizzare attrezzature medicali ed alimenti.
Come? Attraverso un'apposita apparecchiatura che utilizza i raggi gamma per uccidere i batteri nocivi.
Il Cobalto-60, che è la sorgente dei raggi gamma, è già impiegato per questo scopo per sterilizzare siringhe, bende, frutta e carni, ma un suo uso più diffuso è limitato dal costo.
Così, almeno in America, solo il 40% delle forniture medicali sono sterilizzate in questo modo; per il restante 60% si utilizza l'ossido di etilene (o ossirano) gas estremamente infiammabile ed esplosivo se mescolato all'aria.
Ora però Goff, potendo attingere alle enormi quantità di combustibile nucleare esausto disponibili solo negli Stati Uniti, spera di riuscire nell'impresa di creare una grande struttura di sterilizzazione così da diminuire anche la pericolosità dei rifiuti nucleari stessi.
Per gioia (e buona pace) di tutti...
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Argomenti: utilizzo combustibile nucleare esausto, G-Demption, sterilizzazione raggi gamma
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