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La nuova frontiera dell'energia prodotta dalle piante
Lo sapevate che anche le piante possono produrre energia elettrica?
Orbene per quanto fantascientifica possa sembrare questa notizia, sappiate allora che questo è ciò che stanno studiando i ricercatori dell'Università di Wageningen (in Olanda) che sono impegnati nel progetto Plant-e che lavora su una tecnica sviluppata e brevettata già nel 2007.
Questo processo prende il nome di Plant-Microbial Fuel Cell (ovvero Cella a Combustibile microbico-vegetale) ed è in grado di generare corrente elettrica dalla naturale interazione tra le radici dei vegetali e i batteri presenti nel terreno.
Come è possibile? I ricercatori hanno scoperto che, grazie all'azione dei batteri, la materia organica emessa dalle radici durante la fotosintesi subisce un processo di degradazione che provoca il rilascio di elettroni.
I ricercatori hanno posizionato un elettrodo vicino ai batteri così che, tramite la differenza di potenziale che si viene a creare, viene prodotta energia elettrica.
Ora, sebbene si tratti ancora di un progetto in fase di sperimentazione e approfondimento, ciò che fa ben sperare in questa idea è il fatto che questo sistema può essere sviluppato su larga scala.
Al momento un modello sperimentale di 15 metri quadrati riesce a produrre abbastanza corrente per alimentare un computer portatile, ma già dal laboratorio Plant-e fanno sapere che sta lavorando per allargarne l'utilizzo.
In particolare nel 2014 questa tecnologia verrà portata direttamente in terreni e campi agricoli: "Le possibilità sono molteplici. La nostra tecnologia - ha detto in un'intervista Marjolein Helder, CEO di Plant-e - produce elettricità, ma può anche fare da isolante o da collettore d'acqua. Ampliando il modello si può coltivare riso e produrre elettricità contemporaneamente, mettendo insieme cibo ed energia".
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Argomenti: energia elettrica piante, fotosintesi energia elettrica, Plant-e
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