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Un enorme eliostato per portare il sole in un piccolo paese in fondo alla valle
Davvero in questo caso si potrebbe dire strano ma vero: per sei mesi all'anno, il piccolo villaggio di Rjukan, che sorge in una remota valle nel sud della Norvegia e dove risiedono poco più di 3.500 anime, vive nell'oscurità perenne.
Ora, però, grazie a tre enormi specchi di quasi 70 metri quadrati ciascuno installati sulla cima della montagna a quota 400 metri, la luce del sole potrà essere riflessa e raggiungere, illuminandolo, il centro del paese.
Ma attenzione, se pensate che si tratti di una idea di oggi, vi sbagliate di grosso: quella di riflettere la luce solare con un eliostato è un progetto vecchio quasi quanto il villaggio stesso che è stato fondato poco più di cent'anni fa.
Già a inizio ‘900, infatti, anche l'industriale norvegese Sam Eyde aveva progettato qualcosa del genere, ma in assenza delle necessarie tecnologie, per fare in modo di portare un po' di sole agli abitanti di Rjukan fece costruire una teleferica che li portava in cima alla montagna a godersi un po' di sole.
Non era ovviamente la stessa cosa, ma il principio è chiaro: come si dice, se la montagna non va da Maometto...
Messo in soffitta, il progetto è stato riscoperto circa 10 anni da Martin Andersen, un artista francese che in visita a Rjukan decise di provare a concretizzarlo.
Così lo ha riprogettato in chiave più moderna ed è riuscito anche a trovare i fondi necessari per la messa in opera dell'impianto eli statico che entrerà in funzione a brevissimo.
Non solo: gli amministratori del paese e tutti gli ingegneri si dicono certi che l'impianto attirerà molti turisti in paese e sperano anche che l'UNESCO lo inserisca dal 2015 come Patrimonio dell'Umanità.
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Argomenti: eliostato, impianto eliostatico, riflettere luce sole, Rjukan, Norvegia
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