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Nuove allergie, sotto accusa pc, cellulari e batterie
Dermatologi e allergologi non hanno più dubbi: sono sempre di più le sostanze (e oggetti che le contengono) con cui la nostra pelle viene ogni giorno che procurano reazioni allergiche e irritazioni.
In primis cellulari, computer, batterie, contenitori per alimenti, ma anche applicazioni dentali.
Ma a preoccupare gli esperti è la comparsa di nuovi fenomeni allergici e l'aumento di alcuni già conosciuti dovuti a reazioni ad altri prodotti non hi-tec, ma di ancor maggior uso come bigiotteria, shampoo, deodoranti, tinture per capelli, farmaci e cosmetici.
"Ecco perché oggi è importante - afferma Ornella De Pità dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata - tenere sotto controllo le nuove sostanze inquinanti immesse nell'ambiente e il loro effetto sulla cute come primo organo che ne manifesta i sintomi, ma che può avere gravi implicazioni anche a livello sistemico".
La dermatite irritativa e quella allergica sono le reazioni più comuni: la prima, spiegano gli esperti, si sviluppa quando una sostanza irritante (come, ad esempio, detergenti, detersivi e prodotti cosmetici) danneggia la pelle causando prurito, desquamazione e arrossamento della pelle.
La dermatite allergica, invece, si verifica in persone che sono allergiche a uno o più ingredienti di un prodotto specifico e quando il sistema immunitario del corpo reagisce contro la sostanza che ritiene estranea e dannosa.
Fra queste sostanze ci sono il nichel contenuto nella bigiotteria; il cobalto, il cromo, alcuni componenti della gomma e alcuni antibatterici.
Dulcis in fundo vi sono poi numerose sostanze maneggiate durante le attività lavorative come le tinture per capelli.
Per assurdo che possa sembrare in pochi sanno che il 7% delle persone affette da dermatiti professionali lascia la propria attività lavorativa, percentuale che raggiunge addirittura il 18% tra i parrucchieri.
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Argomenti: allergie, dermatite allergica, dermatite irritativa, allergie cosmetici
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