Un piccolo pannello solare per portare un po' di luce nelle comunità povere del Kenya

 

 

Un piccolo pannello solare per portare un po' di luce nelle comunità povere del Kenya

In Kenya, come in altre regioni povere del Pianeta, l'accesso alla rete elettrica non è cosa così scontata, tutt'altro.
In molti villaggi si fa ancora un uso smodato di generatori alimentati a cherosene che, oltre ad essere altamente inquinanti e particolarmente pericolosi, costano davvero moltissimo.
Basti pensare che un solo kilowatt può arrivare a costare fino a 6 euro, contro i circa 17 centesimi pagati mediamente qui in Italia.
Un problema serio che alcune aziende stanno tentando di aiutare a risolvere con le energie rinnovabili, prime fra tutte quella del sole.
Ad esempio, c'è una società, la Azuri Technologies, che ha inventato un piccolo pannello fotovoltaico portatile che permette di alimentare delle piccole lampade a led o anche di ricaricare un telefonino cellulare.
È vero: siamo lontani dalle nostre normali abitudini e necessità di illuminare a giorno le nostre case o alimentare computer, televisori ed elettrodomestici, ma si tratta di una piccola grande rivoluzione che permette alle persone meno fortunate di migliorare la qualità della loro vita.
Ma non finisce qui: il costo dell'intero kit si aggira intorno ai 10 dollari, una cifra microscopica per noi, ma assolutamente importante per le persone che vivono in quelle zone, cifra che la Azuri Technologies permette però loro di pagare un po' alla volta fino a 18 mesi.





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Argomenti: pannello solare portatile, energia solare popolazioni povere, pannelli fotovoltaici Paesi via sviluppo

 

 

 

 

 

 
 

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