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Se il miele è fatto con polline OGM per il Parlamento Europeo non va scritto in etichetta
Sarà una decisione che non mancherà di sollevare molte polemiche.
Il Parlamento Europeo, infatti, ha approvato a grande maggioranza (430 voti a favore, 224 contrari e 19 astenuti) un testo di legge sulla non obbligatorietà di riportare l'eventuale presenza di polline OGM sulle confezioni di miele venduto nel territorio della comunità.
Una scelta che rispecchia la decisione della Commissione Europea secondo cui il polline non va considerato come ingrediente ma come componente naturale del miele e per questo non soggetto all'indicazione OGM.
Immediata la presa di posizione di Coldiretti secondo cui il testo apre la porta al rischio che venga venduto sul mercato miele con polline OGM che, essendo presente in concentrazioni inferiori allo 0,9%, non supera la soglia di sbarramento prevista dalla legislazione Europea.
E aggiunge: "Considerare il polline solo un componente naturale è un'interpretazione che non rispecchia la posizione proposta dalla Commissione Ambiente del Parlamento secondo la quale il polline è un ingrediente del miele e quindi la presenza di OGM va indicata in etichetta. Si tratta, dunque, di un orientamento preoccupante perché la coltivazione di un campo OGM è in grado di determinare la contaminazione del miele attraverso il trasporto del polline da parte delle api".
In Italia sono vietate le coltivazioni OGM e di conseguenza il miele prodotto sul territorio nazionale (che è riconoscibile attraverso l'etichettatura di origine obbligatoria) non è contaminato, ma che ne sarà dei circa 15 milioni di chili che importiamo per soddisfare il nostro fabbisogno?
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