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A Milano sequestrate mille tonnellate di sacchetti di plastica non a norma
Gli agenti dell'Unità Antiabusivismo della Polizia Locale di Milano ha sequestrato circa cento milioni di sacchetti di plastica (l'equivalente di mille tonnellate) non a norma con le vigenti norme e che venivano importati e distribuiti dalla Fenice srl una società con sede nella cosiddetta Chinatown del capoluogo lombardo.
Il giro d'affari della merce, che tra l'altro non era dichiarata all'Agenzia delle Entrate e all'Agenzia delle Dogane, è di circa 15 milioni di euro.
Due cinesi, L.H., 40 anni e Z.W., 45 anni, sono state multate per circa 50 mila euro e denunciate all'Autorità Giudiziaria per distribuzione e vendita di prodotti mendaci, vendita di merce contraffatta e ricettazione.
A loro carico, inoltre, le spese di smaltimento dei sacchetti sequestrati.
Le indagini erano partite dopo alcuni controlli effettuati nei mercati rionali per verificare l'applicazione della normativa che prevede l'utilizzo di sacchetti biodegradabili e compostabili per la merce acquistata.
Gli agenti, dopo aver riscontrato alcune irregolarità a carico di venditori abusivi, sono risaliti alla Fenice srl che in alcuni magazzini in zona Chinatown e in un magazzino ad Assago (sempre in provincia di Milano) aveva stoccato cento milioni di sacchetti di plastica (da quelli usati comunemente per la spesa a quelli di formato più grande) importati illegalmente dalla Cina e privi di marchiatura e certificazione conforme alla normativa vigente.
Sono ora in corso altre indagini per risalire alla ditta produttrice e ad eventuali ulteriori responsabili.
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