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Con i pneumatici usati nell'asfalto meno rumore e strade più longeve
Stando agli studi condotti da Ecopneus, la principale società che si occupa qui in Italia della gestione dei pneumatici arrivati a fine vita, se si mischiassero le gomme dismesse al comune bitume si otterrebbe un tipo di asfalto per la pavimentazione stradale in grado non solo di durare tre volte di più di un asfalto tradizionale (fatto peraltro che già da solo dovrebbe essere assolutamente considerato dalle amministrazioni), ma anche di ridurre il rumore da traffico fino a 7 decibel grazie alla migliore resistenza di questo tipo di asfalto a crepe e fessurazioni.
Con questa tecnologia ci sono in Italia già 235 chilometri di strade realizzate, a macchia di leopardo, in diversi Comuni del Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania.
Ancora molto pochi visto che, il più delle volte, si cerca di sanare i livelli di rumore attraverso le barriere acustiche, una soluzione certamente valida, ma che in molti casi non può essere utilizzata: basti pensare ai centri urbani, oppure in particolari contesti paesaggistici o anche in quei casi in cui le strade lambiscono le case stesse.
Ecopneus afferma anche che se per l'installazione delle barriere antirumore i costi si aggirano intorno a 1.000/1.500 euro al metro, l'impiego di asfalti fonoassorbenti con gomma da pneumatici a fine vita costerebbe appena 10 euro al metro quadrato.
Ma c'è di più: numeri alla mano, ogni anno in Italia arrivano a fine vita oltre 300 mila tonnellate di pneumatici, con cui ci si potrebbe asfaltare con bitumi modificati oltre 6.300 chilometri di strade, l'equivalente di quattro volte la distanza Roma-Copenaghen.
E allora perché aspettare ancora?
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Argomenti: recupero pneumatici usati, asfalto fonoassorbente con gomma pneumatici usati, riduzione rumore traffico
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