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Per la prima volta i rifiuti di plastica raggiungono il Mar Artico
Un team internazionale di ricercatori dell'Alfred Wegener Institute di Bremerhaven (in Germania), del Centro Helmholtz per la Ricerca Polare e Marina (sempre con sede in Germania), e del Laboratorio Belga per l'Ecologia Polare ha scoperto la presenza di rifiuti di plastica anche nelle acque del Mar Artico.
Sebbene non sia chiaro come si siano spinti così a nord, per gli esperti è più che probabile che i rifiuti creeranno nuovi problemi alla vita marina artica.
Attualmente negli oceani si conoscono cinque enormi isole di detriti galleggianti, prevalentemente formate da plastica.
Quella scoperta nel Mare di Barents sarebbe, dunque, la sesta ed è probabilmente in fase di formazione alimentata dalle aree costiere del Nord Europa densamente popolate, ma cui un'altra causa potrebbe essere legata allo scioglimento dei ghiacci marini che consentirebbe un maggiore passaggio delle navi (tanto da crociera che da pesca) da cui proverrebbero i rifiuti.
Questi tipo di spazzatura, dicono i ricercatori, sono particolarmente dannosi tanto per gli uccelli marini, quanto per la fauna ittica.
Un'indagine nel vicino Fiordo Isfjorden, nell'arcipelago delle Svalbard, ha scoperto, infatti, che l'88% dei Fulmari, una specie di uccelli marini nordici che si nutrono sulla superficie del mare, aveva ingoiato plastica, così come detriti di plastica sono stati trovati anche nello stomaco di alcuni squali della Groenlandia.
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