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L'inquinamento uccide (234 volte) più delle guerre
Secondo il rapporto dell'Agenzia per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno l'inquinamento uccide nel mondo un numero di persone 234 volte superiore a quello delle vittime dei conflitti.
Il rapporto afferma che, ogni anno, l'inquinamento atmosferico uccide sette milioni di persone in tutto il mondo.
Altre 842 mila, invece, muoiono per mancanza di acqua potabile.
L'esposizione, poi, all'amianto fa circa 107 mila vittime ogni anno, mentre quella al piombo 654 mila.
La percentuale maggiore di morti riconducibili all'inquinamento è nell'Asia Sud-Orientale (28%) e nel Pacifico Occidentale (27), mentre nell'Africa Subsahariana la percentuale è del 23%, in Medio Oriente del 22%.
In America, la percentuale dei morti per inquinamento è dell'11% nei paesi OCSE (ovvero USA, Canada, Messico, Cile) e del 15% nei paesi non OCSE
Ma il rapporto mette anche in luce i progressi conseguiti a livello globale nella lotta all'inquinamento: ad esempio, l'eliminazione di un centinaio di sostanze responsabili del buco nell'ozono farà si che, dal 2030, ci saranno ogni anno due milioni di casi in meno di cancro alla pelle e molti milioni in meno di cataratta.
L'eliminazione, poi, del piombo dalla benzina ha portato fino ad ora ad un milione di morti in meno ogni anno oltre a un risparmio di 2,45 trilioni di dollari all'anno, il 4% del PIL mondiale.
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