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Biodiversita': liberate in mare 12 tartarughe
Grazie alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e all'Assessorato all'Ecologia della Regione Campania in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale "Torre Laura" della Rete In.F.E.A a ottobre sulla spiaggia della borgata Torre di Mare di Paestum (SA) sono state liberate dodici tartarughe. La scelta del luogo non è stata casuale dato che già da alcuni anni proprio su queste spiagge del litorale campano vengono monitorate le nidificazioni di tartaruga.
I dodici esemplari erano stati trovati intrappolati, feriti o in fin di vita e, dopo essere stati curati presso il "Turtles Point" della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, prima del ritorno in mare sono stati dotati di piastrine identificative. E dietro ogni nome dato alle tartarughe, c'è una storia: "Toto"', trovato impigliato in una rete a strascico nelle acque antistanti Acciaroli a giugno; "Obama", recuperato a Capri nel maggio scorso; "Ferdinando II", trovato a Capaccio lo scorso aprile, rischiava la setticemia a causa di una pinna in cancrena, poi amputata per salvarlo; "Maresciallo", salvato a Castellammare di Stabia lo scorso luglio mentre, intrappolato in una rete, rischiava l'annegamento; "S. Giovanni", recuperato a Castelvolturno nel giorno dell'omonimo santo; "Poseidon", rinvenuto a novembre del 2009 a Torre Annunziata; "Sveva", trovata in difficoltà a Pozzuoli da alcuni diportisti nel marzo scorso; "Luisal', finita nello strascico di un pescatore a Castelvolturno lo scorso giugno; "Carapax", trasferita dall'omonimo centro nel 2007; "Waka Waka", trovata a luglio da un diportista nelle acque antistanti l'Isola di Capri; "Bombammano", proveniente da Acciaroli; e, infine, "Casatiello", che torna nel suo habitat dopo una lunga degenza iniziata nel 2008.
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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