|
Mangiare sano: (finalmente) arrivano le etichette informative
L'etichettatura che obbliga i produttori a dichiarare l'origine dei prodotti, la reale origine geografica e l'eventuale presenza di organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare, a partire dai mangimi è (finalmente) legge.
Si tratta di una svolta epocale che, a detta di Francesco Ferrante, responsabile Agricoltura di Legambiente, "servirà a valorizzare tutti quei prodotti agroalimentari di qualità realizzati in modo sapiente e corretto. L'obbligo di inserire la segnalazione dell'eventuale uso, in qualsiasi tappa della filiera, di ingredienti transgenici rappresenta poi un vero passo avanti verso i consumatori che hanno tutto il diritto di scegliere cosa acquistare e gustare sulla base di informazioni precise e complete".
Ma non finisce qui: il decreto legge prevede anche che l'origine degli alimenti oltre ad essere prevista obbligatoriamente in etichetta, per non indurre in errore il consumatore, non potrà essere omessa anche nella comunicazione commerciale. Niente più pubblicità, dunque, al succo d'arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, o niente pubblicità alla mozzarella con le immagini del Golfo di Napoli se questa proviene dalla Germania come è successo per quella diventata blu.
Galleria fotografica
Argomenti: alimentazione biologica, alimenti biologici, prodotti biologici, bio, agricoltura biologica, ecologia, ambiente, km zero, ogm
|