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Sprechi energetici: e' allarme
Metà dell'energia usata nel mondo va sprecata ed inquina e, inoltre, non dà lavoro e costa. A tracciare questo scenario è Sergio Carrà, Professore del Dipartimento di Chimica Fisica Applicata Politecnico di Milano che sostiene che "nel bilancio energetico dei paesi, anche i più sviluppati, il 50% circa dell'energia consumata va sprecata e si perde o nelle trasformazioni, ad esempio nel produrre elettricità dal petrolio, o durante i trasporti, lungo gli oleodotti, le linee ad alta tensione, i gasdotti".
Come se non bastasse, lo studioso afferma anche che "si tratta di energia che non produce lavoro utile ma che viene comunque consumata, viene pagata e causa la metà dell'inquinamento imputato ai consumi energetici".
I costi e i rischi ambientali delle varie forme di produzione di energia, gli accordi internazionali per la riduzione dell'inquinamento, le modalità di risparmio, saranno discussi da Carrà, venerdì prossimo 15 ottobre, con una platea di accademici e di esperti, in occasione della XXVIII Giornata Mondiale dell'Ambiente, nel corso del convegno "Energia ed ecologia: un peso o un'opportunità per l'economia" che si terrà presso l'Accademia Nazionale dei Lincei a Roma.
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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