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OGM: cresce in Europa il popolo dei contrari
Aumenta in Europa il numero di coloro che sono contrari ai cibi geneticamente modificati, con la netta maggioranza del 61%, in aumento rispetto al 57 per cento del 2005. Ad affermarlo è il nuovo sondaggio Eurobarometro sulle scienze della vita e le biotecnologie divulgato l'11 novembre scorso. Non solo: gli europei, nel 72% dei casi, sono altresì contrari alla clonazione animale a fini alimentari.
Il forte disappunto espresso dai consumatori sui prodotti geneticamente modificati è cresciuto negli ultimi cinque anni ed è la conferma che non è semplicemente il frutto di una valutazione emotiva. Si tratta, dunque, di una chiara dimostrazione della volontà - si legge in un comunicato della Coldiretti - "di un numero crescente di cittadini di respingere le provocazioni e le forzature attuate con la coltivazione o il commercio di ogm illegali, come è già avvenuto recentemente con l'importazione illegale di riso contaminato dagli USA o in Italia per il mais e in Svezia per la patata biotech non autorizzati con le decisioni di distruggere i raccolti. All'opposizione dei consumatori devono rispondere le Istituzioni e gli agricoltori come dimostra il fatto che si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi Europei dove si coltivano OGM con un drastico crollo del 12% delle semine nel 2009".
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Argomenti: alimentazione biologica, alimenti biologici, prodotti biologici, bio, agricoltura biologica, ecologia, ambiente, km zero, ogm
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