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La casa ecologica: utopia o realta'?
È quello che si sta realizzando a Preganziol (TV) grazie ad un progetto europeo di bioedilizia che proverà come è possibile costruire a impatto zero sulla natura riuscendo a ridurre i consumi fino al 40%. Tutto ciò sarà possibile utilizzando nuovi congegni elettronici ma anche seguendo particolari accortezze tecnologiche ed architettoniche come ad esempio produrre il 50% di acqua potabile grazie all'integrazione di fonti energetiche rinnovabili attraverso sistemi di riutilizzo delle acque piovane. Trascorriamo almeno metà del nostro tempo in casa e dunque è importante una "casa ecologica" dove si riescano ad integrare i il rispetto della natura con il nostro benessere. Qui, di seguito, alcune delle soluzioni adottate per il villaggio ecologico: - alloggi tutti posizionati secondo l'asse est-ovest per sfruttare al massimo l'energia solare; - pompa per il riciclo dell'acqua piovana, che può servire per gli scarichi o per innaffiare; - pannelli solari termici che trasformano l'energia solare in energia termica; - pannelli fotovoltaici che trasformano l'energia solare in energia elettrica; - pareti vetrate per sfruttare il calore del sole ma con le stesse caratteristiche isolanti delle pareti in muratura; - schermature demotiche esterne in alluminio, rame, acciaio o legno che in base all'esposizione del sole e alle stagioni cambiano posizione per ridurre il carico termico (soprattutto in estate); - non più caldaie a gas e a gasolio ma caldaie che funzionano con biocombustibili come ad esempio pallet di legno; - ventole a recupero di calore che estraggono il calore dall'aria in uscita per riscaldare l'aria fresca dall'esterno; - pompa di calore geotermica che si basa sull'utilizzo del calore proveniente da sottosuolo; - termostati automatici per bagno e doccia che evitano la ricerca della temperatura giusta facendo risparmiare energia; - forni termoventilati che possono ridurre il consumo fino al 20%; - centralina di controllo dei consumi che permette di rilevare la potenza totale assorbita dall'impianto così che quando supera il massimo consentito in automatico esclude, per esempio, un elettrodomestico; - microgeneratorte eolico che sfrutta l'energia del vento per la produzione di parte dell'energia elettrica; - led, lampade di ultima generazione che durano circa 16 volte in più rispetto ad una lampada alogena (50.000 ore contro 3.000); comunque la cosa più importate è la continua ricerca di un'illuminazione che si avvicini il più possibile alla luce naturale.
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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