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Energie rinnovabili: l'Algeria e la sfida allo sfruttamento delle risorse naturali
Sarà a causa dell'esaurimento del petrolio (che secondo alcune previsioni comincerà a farsi sentire verso il 2030), sarà per la maggiore sensibilità verso l'ambiente, sta di fatto che già molti paesi stanno pensando e si stanno muovendo per cercare di soddisfare il proprio fabbisogno energetico liberandosi dagli idrocarburi.
È ciò che sta avvenendo anche in Algeria dove il Ministero dell'Energia ha annunciato un programma estremamente ambizioso in materia di energia solare, eolica e geotermica che affiancherà la centrale ibrida di Hassi R'mel (i cui lavori di costruzione sono stati avviati già nel 2007) che prevede l'impiego del sole e del gas naturale per produrre 180 megawatt di elettricità.
Secondo il Ministro Youcef Yousfi questo nuovo piano "permetterà da qui ai prossimi 20 anni di produrre, a partire dalle energie rinnovabili, la stessa quantità di elettricità prodotta attualmente col gas naturale, di cui il sottosuolo algerino è particolarmente ricco. Si tratta di un programma enorme e di un'enorme sfida e il governo ci sarà per accompagnare ed aiutare gli operatori del settore alla sua messa in opera".
In particolare, tra i progetti in fase di studio c'è una centrale per la produzione di energia solare nel Sahara con una capacità di 150 megawatt.
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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