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Uova alla diossina? No, grazie!
Sebbene le importazioni di uova dalla "verde" Germania siano, per nostra fortuna, davvero minime, Adiconsum, l'associazione a difesa di consumatori e ambiente, dopo il recente scandaloso ritrovamento di uova tedesche alla diossina, ha diffuso un comunicato con cui ricorda che tipo di informazioni si possono leggere sulle confezioni di questi prodotti alimentari, così da aiutare i consumatori a decifrare il sistema di etichettatura che è obbligatoria nell'Unione Europea.
In particolare sulle etichette di confezionamento e su ciascun uovo sono indicati:
a) il tipo di allevamento, con 0 (zero) che corrisponde a uno biologico, 1 per un allevamento con galline allevate all'aperto, 2 per uno con galline allevate a terra, 3 per quelle in batteria;
b) la sigla internazionale del paese di allevamento: IT=Italia, DE=Germania, FR=Francia, ecc.
Inoltre, oltre a queste due sigle, per gli quelli italiani sull'etichetta è sempre riportato il codice (di 8 caratteri) dell'allevamento che nello specifico individua:
- il codice ISTAT del comune in cui ha sede l'allevamento (3 cifre);
- la sigla della provincia italiana (di due lettere);
- il numero che l'ASL attribuisce all'azienda agricola (3 cifre).
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Argomenti: alimentazione biologica, alimenti biologici, prodotti biologici, bio, agricoltura biologica, ecologia, ambiente, km zero, ogm
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