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Energie pulite: i Paesi della UE possono puntare ancora piu' in alto
Il traguardo è stato stabilito a livello comunitario: entro il 2020 l'Europa dell'Unione mira a raggiungere il 20% del totale del fabbisogno energetico comunitario con energia prodotta da fonti rinnovabili.
Questo lo sappiamo tutti, ma ciò che fa più piacere è che sembra proprio che questo obiettivo possa essere anche rivisto in... aumento. Secondo, infatti, una stima pubblicata dalla Ewea, la lobby dell'industria eolica, i 27 Paesi della UE riusciranno a produrre il 20,7% del loro fabbisogno con le sole fonti rinnovabili.
In particolare, secondo le previsioni di ciascun Stato membro, con la sola energia del vento si potrà coprire il 34% del consumo elettrico europeo arrivando così ad essere la fonte di approvvigionamento energetico più importante.
A seguire, poi, tra le altre fonti energetiche pulite ci saranno l'idroelettrico (che coprirà il 10,5% del fabbisogno), le biomasse (6,6%), il fotovoltaico (2,7%), l'energia solare concentrata detta anche CSP (0,55%), la geotermica (0,3%) e, infine, l'energia oceanica (0,1%).
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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