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Dalla vite un additivo per motori diesel più puliti
Fino ad ora il principale utilizzo delle biomasse di scarto dei vigneti è servito per la produzione di energia elettrica/termica mediante la combustione o la gassificazione.
Questo almeno fino a ieri, appunto, perché la Regione Veneto ha recentemente finanziato una ricerca applicata al trasporto urbano (in particolare sugli autobus) per verificare in concreto gli effetti dell'utilizzo di gasolio additivato con Magigas D7, in pratica bioetanolo "potenziato" con ad alcune molecole brevettate, che riuscirebbe a ridurre l'inquinamento dei motori più vecchi al punto che quelli Euro 3 e addirittura Euro 2 potrebbero contenere le emissioni nocive di CO2 come un più moderno Euro 4.
Di fatto, assicurano i tecnici della Magigas, in condizioni reali d'esercizio l'impiego dell'additivo Magigas D7 consente una notevole riduzione nelle emissioni di particolato e un abbattimento della quantità di monossido di carbonio da parte degli automezzi più datati.
Nel caso dei motori Euro 2, ad esempio, le emissioni di particolato si sarebbero ridotte del 73%, mentre il "taglio" al monossido di carbonio sarebbe stato del 16%.
In totale, la riduzione di inquinanti liberati nell'atmosfera è stata del 26% e a questo si è aggiunta una riduzione del 13% circa nei consumi.
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Argomenti: mobilità sostenibile, auto elettriche, biciclette elettriche, auto ibride, emissioni zero, biocarburanti, batterie litio
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