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La vacanza green supera la prova della crisi
Proprio nel momento in cui la crisi stringe la morsa e il settore del turismo ne paga le conseguenze con un drastico calo nelle presenze complessive (-14/5% nel 2010), l'agriturismo riesce a limitare i danni chiudendo a -6,5%.
A dirlo Agriturist, l'Associazione Nazionale per l'Agriturismo di Confagricoltura che sostiene pure che sono sempre più numerosi i turisti che vogliono vivere la vacanza anche per quelle emozioni e quelle esperienze inconsuete cui solo l'agriturismo, almeno al momento, riesce a dare una risposta.
Secondo un sondaggio dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, infatti, fra ciò che oggi i turisti apprezzano di più, al primo posto c'è la cordialità di chi li ospita, aspetto che, per la maggioranza degli intervistati, distingue proprio la vacanza in agriturismo dove si respira un'atmosfera più familiare.
A seguire poi la qualità e la genuinità dei cibi, le possibilità d'intrattenimento, il comfort dell'alloggio e il contesto ambientale (come, ad esempio, la natura, il paesaggio, l'assenza di fonti di inquinamento).
L'offerta culturale è mediamente al settimo posto, ma con significative differenze fra i turisti italiani (che la collocano in ottava posizione) e quelli stranieri (per cui sale al quinto posto).
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Argomenti: ecoturismo, turismo sostenibile, turismo responsabile, agriturismi, biohotel, ecovillaggi, vacanze sostenibili, impronta ecologica
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