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Nuove frontiere: ecco come si può produrre energia dall'acqua salata
Una grande fonte di energia rinnovabile potrebbe provenire dall'acqua salata.
Lo scienziato Yi Cui della Stanford University, infatti, ha sviluppato un dispositivo che utilizza due elettrodi che attraggono gli ioni positivi di sodio e gli ioni negativi di cloro.
Il principio di funzionamento è abbastanza semplice: una volta che gli elettrodi vengono immersi in acqua salata, cominciano ad attrarre gli ioni presenti nell'acqua e questo movimento genera corrente elettrica.
C'è poi di bello che gli elettrodi vengono ricaricati semplicemente sostituendo l'acqua e mediante l'applicazione di corrente elettrica a bassa tensione: una volta cambiata l'acqua con nuova acqua salata, infatti, gli elettrodi sono pronti per iniziare un nuovo processo.
Grazie a questo sistema in oltre 100 cicli di sperimentazioni il team di ricerca è riuscito a convertire l'energia in elettricità con un rendimento del 74% di energia potenziale senza alcun calo nelle prestazioni.
"Inserendo gli elettrodi più vicini - ha detto lo scienziato - si potrebbe però consentire alla batteria di raggiungere un'efficienza dell'85%".
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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