Bisfenolo A: dalla padella alla brace?

 

 

Bisfenolo A: dalla padella alla brace?

Il Bisfenolo A (o BPA) è un materiale chimico comunemente utilizzato per rafforzare i contenitori in plastica ad uso alimentare, ma che lo si può trovare anche in altri prodotti del nostro vivere quotidiano come la carte per gli scontrini o gli adesivi per le protesi dentarie.
Fin qui niente di speciale se non il fatto che questa sostanza si è dimostrata tossica anche a basso dosaggio: è risaputo, infatti, che il Bisfenolo A sia un perturbatore endocrino (cioè una di quelle sostanze chimiche che possono agire come ormoni) e gli studi condotti dimostrano che il BPA può causare danni molto gravi inclusi quelli al sistema riproduttivo e provocare malformazioni, infertilità e addirittura il cancro.
Purtroppo, però, se è vero che a livello quasi globale il Bisfenolo A è stato bandito dai prodotti destinati ai bambini, è altrettanto sconcertante che i produttori di quegli stessi prodotti stanno ora iniziando ad adottare altre sostanze chimiche a loro volta altrettanto temibili, se non addirittura più pericolose del Bisfenolo A.
Stiamo parlando (usando le sigle riportate sulle confezioni) di PES, BPS, BPAF, tutti della famiglia del Bisfenolo A, ma che sono comunemente utilizzati nei prodotti BPA-free.
Ad affermare questo Dominique Browning che in un recente articolo pubblicato sul New York Times ha anche scritto che i test condotti hanno svelato che tali sostanze sono molto più potenti del BPA.
"Il problema - ha aggiunto Browning - è che il sistema normativo consente ai produttori di introdurre e usare sostanze chimiche che non sono state adeguatamente testate per la sicurezza. In questo modo il produttore può sostituire il Bisfenolo A con un altro materiale non testato e ottenere il permesso all'utilizzo, seppure per qualche anno soltanto, in attesa di studi certi. Come dire che siamo sempre noi a fare da cavia".
Ma allora che cosa possiamo fare per difenderci?
1. Innanzi tutto evitando a priori tutte le materie plastiche, in particolare quando si tratta di contenitori ad uso alimentare.
2. Per i biberon meglio usare quelli in vetro o prodotti con materiali plastici più sicuri come polipropilene o il polietilene.
3. Attenzione al colore del contenitore: la plastica colorata, infatti, è priva di BPA.
4. Attenzione anche ai contenitori non in plastica: alcuni, infatti, hanno un rivestimento interno che contiene Bisfenolo A. Meglio dunque leggere sempre l'etichetta informativa del prodotto e, a scanso di equivoci, darci una bella occhiata dentro.
5. Per andare sul sicuro, se si usa il forno a microonde, meglio scegliere sempre contenitori diversi dalla plastica, come il vetro o la ceramica





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Argomenti: Bisfenolo A, BPA, plastica uso alimentare, Dominique Browning, danni salute, malformazioni, infertilità, cancro

 

 

 

 

 

 
 

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