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Skylon, l'astronave spaziale europea che va ad idrogeno
Che l'idrogeno possa avere un futuro concreto nell'ambito dei trasporti è un concetto sempre meno astratto che, anzi, giorno dopo giorno diventa più tangibile e attorno al quale molti stanno costruendo interessanti progetti.
In questo senso si sta muovendo anche l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) che sta lavorando alla realizzazione di un concept di navetta spaziale (che prende il nome di Skylon) che sarà alimentata ad idrogeno appunto e che potrà decollare ed atterrare in un qualsiasi aeroporto convenzionale.
Ma al di là di questo fattore di "comodità" e dell'inquinamento estremamente ridotto che la navicella spaziale produrrà, il vantaggio più importante derivante dall'utilizzo dell'idrogeno come carburante è che questo gas è presente in modo abbondante nell'universo, così che lo Skylon non avrà bisogno di enormi serbatoi perché potrà fare rifornimento direttamente... in volo lasciando così più spazio per gli ambienti degli astronauti e delle apparecchiature di ricerca.
Non solo: se questo progetto riuscirà ad essere effettivamente sviluppato, lo Skylon e la tecnologia a idrogeno a fini spaziali potrebbe rivelarsi un enorme passo in avanti per l'umanità per conquistare l'universo.
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Argomenti: idrogeno, Agenzia Spaziale Europea, Skylon, viaggi spaziali, carburanti alternativi, navetta spaziale
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