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Barbie complice della deforestazione in Indonesia
Greenpeace attacca la bambola più famosa del mondo, la celebre Barbie, e lo fa con un video in cui il suo fidanzato di sempre, Ken scopre l'identità nascosta (e disumana) della sua compagna responsabile della deforestazione pluviale in Indonesia.
La confezione di Barbie, infatti, è prodotta con legno proveniente da quella foresta, un vero e proprio paradiso (oltre che rifugio) per migliaia di specie animale e non minacciate d'estinzione, come la tigre di Sumatra.
La protesta è stata condotta dagli attivisti di Greenpeace con il loro noto stile: vestiti di tutto punto in smoking come Ken hanno scalato il quartier generale della Mattel (l'azienda produttrice di Barbie) a Los Angeles e hanno srotolato un enorme banner con la scritta "Barbie ti mollo! Non esco con ragazze coinvolte nella deforestazione".
Ovviamente prima della stravagante, ma efficace incursione Greenpeace ha commissionato accurate analisi sulle fibre delle confezioni di Barbie scoprendo che la carta usata è prodotta con il legno degli alberi provenienti dalla foresta pluviale indonesiana.
Non solo: incrociando i risultati delle analisi con indagini condotte sul campo, mappe e certificati di concessione di aree forestali, Greenpeace ritiene di aver dimostrato come non solo la Mattel, ma anche altre note aziende di giocattoli fra cui la Disney utilizzano packaging prodotto dalla Asian Pulp and Paper, azienda denunciata più volte per aver convertito preziose foreste in prodotti usa e getta.
Da Greenpeace hanno fatto sapere che questa protesta non è che l'inizio di una campagna internazionale che il gruppo ambientalista intende portare avanti per chiedere alle grandi multinazionali del settore del giocattolo di non essere complici di crimini forestali come quello messo in atto con la Barbie.
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Argomenti: deforestazione, Indonesia, Barbie, Greenpeace, tigre Sumatra, foresta pluviale indonesiana, battaglie ambientaliste, Mattel
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