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Le plastiche biodegradabili fra le cause di dispersione di metano nelle discariche
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Science & Technology afferma che, anche se la plastica biodegradabile non si può considerare un rifiuto inquinante, questo materiale contribuisce, nell'ultima fase del suo ciclo di vita, al cambiamento climatico.
Quando, infatti, gli utensili o gli altri oggetti costruiti con questa plastica arrivano alla discarica, i microbi che li ingeriscono emettono grandi quantità di metano che è uno dei più potenti e pericolosi gas serra.
È pur vero che alcune discariche hanno sistemi per "catturare" il metano e per utilizzarlo per produrre energia, ma la maggior parte ancora non ne sono dotate.
Così, mentre noi crediamo che, essendo prive di petrolio e totalmente biodegradabili, queste plastiche non siano un problema per l'ambiente, il loro impatto non è assolutamente trascurabile.
Non vale, dunque, la pena soffermarsi su quale delle due plastiche ("normale" o biodegradabile) sia meglio, perché forse la risposta sta semplicemente nell'utilizzare prodotti che non siano usa e getta, ma riutilizzabili più e più volte.
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Argomenti: platica biodegradabile, Environmental Science & Technology, cambiamenti climatici, metano, gas serra, impatto ambientale
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