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Riciclare i cellulari
Si può e si deve farlo, perchè nel loro piccolo anche questi apparecchi tecnologici sono una vera miniera tutta da riutilizzare. Lo sostiene già da diverso tempo l'associazione ambientalista Greenpeace, che ha addirittura stilato una classifica dei "buoni" e dei "cattivi", ovvero delle aziende di prodotti hi-tech che si impegnano per riutilizzare i materiali che compongono i telefonini. In testa alla classifica la finlandese Nokia e la statunitense Dell, mentre fanalino di coda per la cinese Lenovo, del tutto all'oscuro delle politiche di rispetto per l'ambiente. Se si pensa che nell'anno 2003 sono stati prodotti 431 milioni di cellulari e di questi solo 1 su 10 è stato riciclato, la strada è ancora lunga! Ma quali sono la parti di un vecchio telefonino che possono essere riutilizzate? Innanzitutto vengono tolte le batterie, dalle quali, grazie ad una particolare operazione, vengono estratti metalli come cobalto, nichel, rame, cromo, ferro e alluminio. Le cover e la parti in plastica del portatile possono essere bruciate oppure riutilizzate per creare nuovi prodotti. Il "cuore" del cellulare, ovvero i circuiti e le schede elettroniche, seguono un percorso ben diverso: dopo essere stati ridotti in pezzettini minuscoli di pochi millimetri vengono trattati per il recupero di metalli preziosi come oro, argento e palladio.
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Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica
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