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La bioplastica che si produce con le squame del pesce (e non puzza)
Erik de Laurens, un giovane studente del Royal College of Art di Londra ha messo a punto una valida alternativa al petrolio per produrre plastica: le squame di pesce.
Attraverso un processo che richiede solo calore, alta pressione e coloranti naturali, Laurens ha sviluppato un materiale plastico robusto che può essere utilizzato per tazze, occhiali o anche le piastrelle decorative.
Come nel processo di produzione della bio plastica con la cheratina delle piume di pollo, il processo di Laurens fa dunque uso di scarti di pesce, dando così nuova vita a qualcosa che altrimenti finirebbe nella spazzatura.
E contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la bio plastica derivata dalle squame non è assolutamente puzzolente e i prodotti che ne sono derivati sono davvero molto belli.
Intitolato Fish Feast, questo innovativo progetto sarà in mostra durante il London Design Festival ed è stato selezionato per il Premio 2011 del Sustain Royal College of Art, il riconoscimento con cui viene premiato il miglior progetto a carattere sostenibilità ideato da un giovane laureato dell'Università inglese.
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Argomenti: bioplastica, Erik de Laurens, Royal College of Art, riciclo, riciclare squame pesce, plastica ecologica, riutilizzo scarti, London Design Festival
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