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Ad Harvard inventano la macchina che risucchia l'aria e la purifica dalla CO2
Sembra incredibile, ma così non è: all'Università di Harvard (Stati Uniti) il professor David Keith ha costruito e sta testando una macchina che può aspirare l'anidride carbonica presente nell'aria.
La macchina utilizza un processo in tre fasi per aspirare, filtrare e separare l'aria dall'anidride carbonica in essa mischiata.
Il sistema funziona così: dapprima una ventola aspira l'aria all'interno di una camera riempita con materiale plastico ondulato e in cui viene messa una soluzione idrossido di sodio che inizia a reagire con la CO2 separandola dall'aria.
Ciò che ne rimane da questo processo è carbonato in forma solida che, messo in un forno e portato alla temperatura di 900 gradi Celsius, diventa anidride carbonica pura che la si può immagazzinare o riutilizzare per altri scopi.
La cenere che deriva dal processo viene anch'essa riutilizzata per rigenerare la soluzione di idrossido di sodio così che il processo possa essere ripetuto.
In tutto questo, la vera difficoltà non sta tanto nel catturare e separare la CO2, ma dove la si può collocare in modo sicuro considerato che, almeno al momento, lo stoccaggio sotto terra di anidride carbonica è ancora in fase di sperimentazione.
L'interesse, però, che il processo ha già riscosso su alcuni finanziatori (Bill Gates, tanto per fare un esempio) lascia intendere che il progetto del professor Keith potrebbe avere presto un suo futuro a tutto vantaggio dell'ambiente.
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Argomenti: processo separare anidride carbonica aria, catturare CO2, David Keith, Università di Harvard, stoccaggio anidride carbonica
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