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Il sistema per irrigare i campi con l'acqua presente nell'aria
Un giovane australiano, tale Edward Linacre, ha inventato un sistema d'irrigazione che ha davvero dell'incredibile.
Ispiratosi allo scarafaggio del Namib (il noto deserto della Namibia, in Africa), un insetto che è in grado di vivere in condizioni di aridità estrema catturando e raccogliendo l'acqua presente nell'aria, l'Airdrop costruito da Linacre fa lo stesso prelevando dall'aria l'umidità presente per poi convogliarla, attraverso una rete di tubazioni e imbuti, direttamente alle radici delle piante.
Il sistema è tecnologicamente evolutissimo: basti dire che l'energia elettrica per il suo funzionamento viene ricavata attraverso un pannello fotovoltaico oppure sfruttando la forza del vento mediante una microturbina eolica, e che ogni postazione d'irrigazione è dotata di uno schermo LCD che fornisce tutta una serie di utili informazioni a riguardo del suo funzionamento come, ad esempio, il livello di riserva idrica, la durata della batteria solare e l'efficienza del sistema.
E siccome all'estero non stanno tanto con le mani in mano, questo progetto si è appena aggiudicato il premio di 16 mila dollari del James Dyson Award 2011, denaro che Linacre utilizzerà per un test sul campo (è davvero il caso di dire) del suo Airdrop che, complici i cambiamenti climatici del Pianeta, può diventare una soluzione concreta in ambito agricolo in quelle aree dove la siccità rappresenta un grave e urgente problema da risolvere.
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Argomenti: sistema irrigazione cattura acqua aria, Airdrop, riserve idriche Pianeta, cambiamenti climatici
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