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Navi attrezzate per produrre energia elettrica in mare aperto
Sebbene il modo ondoso sia da sempre al centro dell'attenzione di ingegneri e ricercatori, questa fonte pulita di energia rimane ancora oggi molto difficile da sfruttare.
Questo per diversi motivi, primi fra tutti le mutevoli condizioni marine che mettono a dura prova gli impianti che sino a ora sono stati progettati.
Forse proprio pensando a questa difficoltà il Fraunhofer Center for Manufacturing Innovation (un Istituto americano che si occupa di studiare soluzioni tecnologiche avanzate) ha ideato una nuova tipologia d'impianto che verrebbe allestito su apposite navi nelle cui stive troverebbero posto giganteschi accumulatori in grado di stoccare l'energia elettrica prodotta grazie alle onde.
Stiamo parlando di batterie, se così le vogliamo semplicemente chiamare, con una capacità di svariati megawatt e per questo molto costose.
Ciò nonostante i progettisti si dicono certi dei vantaggi offerti dalle loro centrali galleggianti, primo fra tutti il fatto che, qualora le condizioni meteorologiche volgessero al peggio, le navi potrebbero fare rientro in porto evitando quegli ingenti danni che sono fra i principali motivi della ancora limitata diffusione di questo tipo di generatori.
Dal punto di vista economico, poi, sostengono che il costo dell'energia elettrica generata in questo modo sarebbe di appena 15 centesimi di dollaro a chilowatt, quindi notevolmente più basso rispetto ai 30/65 centesimi per chilowatt prodotto con altri sistemi di sfruttamento del moto ondoso.
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