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Un nuovo studio conferma che i pesticidi stanno distruggendo le colonie di api
Il problema è decisamente serio: solo negli Stati Uniti, dal 2004 ad oggi, il numero delle api si è quasi dimezzato.
Un preoccupante e massiccio calo che sta avvenendo con percentuali differenti in tutto il mondo e che sta portando gli scienziati a cercare di capire gli esatti motivi che provocano questa moria.
Noi ne abbiamo già parlato su Impronta Ecologica (leggi qui e leggi qui).
Ora un nuovo studio condotto per il Governo americano dall'esperto in materia Jeffrey Pettis sostiene che le sostanze chimiche a base di nicotina presenti nei più comuni pesticidi hanno un effetto disastroso sulle api e potrebbe rappresentare un'importante causa con cui spiegare questa preoccupante moria.
In particolare la ricerca del dottor Pettis dimostra che le api esposte a queste sostanze sono tre volte più vulnerabili alle infezioni in quanto tali sostanze attaccano direttamente il sistema immunitario indebolendo i loro corpi e mandano in confusione gli insetti che così si allontano dalle proprie colonie.
Dunque, se è vero l'uso dei pesticidi, dei cellulari o i cambiamenti climatici possono spiegare in parte la moria delle api, vero è anche che bisogna assolutamente correre subito ai ripari perché questi insetti hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema terrestre visto che sono responsabili dell'impollinazione di una "piccola" quantità di piante: solo il 70%!
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Argomenti: moria colonie api, moria api, pesticidi chimici, distruzione colonie insetti impollinatori
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