|
Lo smog accelera il declino cerebrale in particolare nelle donne
Già altre volte abbiamo parlato dei danni provocati dallo smog di cui medici e ricercatori sono scientificamente certi, ma sembra proprio che non ci sia mai fine al peggio.
Ora, infatti, uno studio del Rush University Medical Center (Stati Uniti) condotta dal team della dottoressa Jennifer Weuve e sostenuta dall'agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, fa suonare un altro preoccupante campanello d'allarme, in particolare per il gentil sesso: stando ai ricercatori le donne esposte ai più alti livelli di particolato ambientale, alla lunga hanno sperimentato un maggior calo cognitivo rispetto alle coetanee.
Non solo: elevati livelli di esposizione a lungo termine sia di PM10 che di particolato fine sono risultati associati a un declino cognitivo significativamente più veloce.
Per condurre il loro studio, i ricercatori hanno esaminato le varie particelle inquinanti sospese nell'aria, dividendole in base al diametro, e hanno poi messo in relazione lo smog con il declino cognitivo, utilizzando i dati del Nurses Health Study Cognitive Cohort che ha seguito 19.409 donne americane di 70-81 anni per 14 anni.
Il risultato è davvero preoccupante perché è chiaro che l'esposizione al particolato atmosferico (che è già stata associata al rischio cardiovascolare) giochi un ruolo importante anche nel causare o accelerare il declino cognitivo.
Così ha commentato la dottoressa Weuve: "A differenza di altri fattori che possono essere coinvolti nella demenza, come la dieta e l'attività fisica, l'inquinamento dell'aria è qualcosa su cui possiamo intervenire come società, attraverso la politica, la regolamentazione e la tecnologia. Quindi, se i nostri risultati saranno confermati da altre ricerche, la riduzione dell'inquinamento atmosferico si rivelerà un mezzo per ridurre il declino mentale legato all'età negli anziani e, infine, la demenza".
Galleria fotografica
Argomenti: danni provocati inquinamento, danni PM10, studio danni smog
|