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Il surriscaldamento globale potrebbe rimpicciolire tutti i mammiferi compresi gli esseri umani
Secondo i ricercatori delle Università della Florida e del Nebraska (Stati Uniti), gli esseri umani - e con loro tutti gli altri mammiferi - potrebbero cominciare a rimpicciolirsi se la temperatura terrestre non cesserà di aumentare.
La ricerca si basa sullo studio dei fossili di Sifrhippus (una creatura simile al cavallo che ha abitato il Pianeta circa 55,8 milioni di anni fa) ritrovati nel bacino di Bighorn del Wyoming (Stai Uniti).
Stando agli studiosi questi mammiferi avrebbero perso un terzo del loro peso corporeo in conseguenza del brusco surriscaldamento avvenuto nel così detto periodo Paleocene-Eocene, per poi recuperarlo quando la temperatura terrestre si raffreddò nuovamente.
Questo fenomeno segue la Regola di Bergmann secondo cui i discendenti della stessa specie animale che vivono in climi caldi hanno dimensioni corporee più piccole rispetto a quelli che dimorano in aree più fredde.
Dunque, in prospettiva, se l'aumento della temperatura terrestre continuerà nei prossimi secoli, anche il genere umano potrebbe subire questo tipo di mutamento che sarà favorito anche da altri fenomeni conseguenti il surriscaldamento globale come l'aumento della siccità e l'estinzione di alcune specie animali e vegetali che possono influire sulla vita dell'uomo.
Certo, va detto che i ricercatori non sono sicuri che quanto accaduto ai cavalli preistorici possa avvenire anche sulla razza umana, in ogni caso sostengono che in futuro ci sia una possibilità concreta di questo genere.
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Argomenti: rimpicciolimento esseri umani, cambiamenti climatici, diminuzione corporatura mammiferi
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