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Torna Earth Hour, un'occasione per celebrare il nostro Pianeta e sensibilizzare le persone al problema dei cambiamenti climatici
In pochi si sarebbero immaginati una partecipazione così attiva e numerosa nel giro di appena qualche anno.
Sì perché l'avventura di Earth Hour, partita nel 2007 in Australia coinvolgendo oltre due milioni fra abitazioni e uffici che per esprimere la loro posizione contro i cambiamenti climatici hanno tenuto tutte le luci spente per un'ora, quattro anni dopo, nel 2011, è arrivata a contare centinaia di milioni di persone nel mondo che abitano in 88 Paesi.
Un modo unico, silenzioso, ma di grande impatto che è diventato l'evento più globale del mondo a riguardo del problema del clima del Pianeta.
Ma si badi bene: Earth Hour non è un'iniziativa di protesta, semmai è giusto definirla un appello all'azione per ognuno di noi, per ogni azienda e ogni comunità, così come è anche una chiamata ad assumersi responsabilità verso il nostro Pianeta per aprire la strada a un futuro sostenibile.
E in effetti Earth Hour ha fatto molto in questi anni per aumentare la consapevolezza verso i problemi determinati dal cambiamento climatico.
È vero che una sola ora una volta all'anno non cambia le cose, ma è anche vero che in questo modo si possono cambiare le idee delle persone mettendole nella condizione di capire la portata e l'importanza del problema.
Solo così si potrà offrire al nostro Pianeta e alle prossime generazioni che verranno un futuro realmente sostenibile.
Quest'anno Earth Hour si svolge sabato 31 marzo e coinvolgerà via via le città, i Paesi e i continenti a partire dalle 8,30 di mattina, ora di Sidney (Australia).
Video Ufficiale di Earth Hour 2012
Galleria fotografica
Argomenti: impronta ecologica, impronta carbonio, Earth Hour 2012
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