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Quattro progetti per trasformare la nostra cacca in energia pulita!
Che dire: non è mai troppo tardi per ricercare tutte le possibilità di produrre energia pulita sfruttando quanto già esiste e abbonda in Natura (come,ad esempio, il vento o il sole) o fa parte della nostra vita come normale processo di esseri viventi.
D'altro canto quest'ultimo concetto è già applicato con gli animali grazie ai cui escrementi vengono prodotti biogas, perché dunque non farlo anche con l'uomo?
In fin dei conti il problema è molto più serio di quanto ci si immagini e va ben oltre il concetto di "cosa sporca" insisto negli escrementi che, evidentemente, deve essere superato considerando gli effetti positivi che si potrebbero ottenere se riuscissimo a sfruttare anche questa materia organica per soddisfare il nostro fabbisogno energetico.
Per capire meglio la questione basta pensare al fatto che il numero di abitanti del Pianeta è in continuo aumento (abbiamo già superato i sette miliardi di persone) e con esso aumenta anche la quantità di rifiuti umani che vengono prodotti i quali, se non trattati adeguatamente con costosi processi di depurazione, sono (e ne abbiamo un chiaro esempio dai Paesi poveri) fonte di gravi malattie.
Trovare un modo per poterli riutilizzare è, dunque, un sistema intelligente che, seppure possa sembrare quasi uno scherzo, tale non è.
Tutt'altro: la scienza moderna sta andando avanti su questo fronte trasformando la nostra cacca in energia con sistemi davvero sorprendenti.
Eccone alcuni...
LooWatt WC, biogas in... cartuccia
Si tratta, nella sostanza, di una sorte di toilette chimica in cui le feci e le urine vengonoraccolte in una cartuccia ermetica inodore che viene sostituita una volta riempita.
Questa cartuccia, fatta di materiale biodegradabile, una volta rimossa dal LooWatt è inserita in un digestore che produce biogas.
Al momento LooWatt è già in fase di test su una casa galleggiante a Marina in West London (Gran Bretagna) e, visti i risultati, la società spera che ben presto possa essere adottato anche da grandi comunità.
Orange County Sanitation District, ovvero: ottenere idrogeno dalle acque reflue
È forse un'impresa difficile, ma non per questo impossibile visto che i risultati sembrano cominciare ad arrivare.
Si tratta di un impianto in funzione nell'Orange County (in California) costato otto milioni di dollari in cui le acque grigie vengono trattate per arrivare a produrre idrogeno in forma stabile che possa essere utilizzato come carburante per le automobili.
Certo, sarebbe più semplice produrre metano, ma la sfida è proprio questa: ottenere un combustibile sostenibile al 100%.
E sembra che i ricercatori siano sulla buona strada...
Micromidas, bioplastica grazie ai batteri
Ne avevamo già parlato tempo addietro (leggi qui): sempre negli Stati Uniti c'è una società, la Micromidas di Sacramento (California) che, grazie a batteri opportunamente modificati, riesce ad ottenere un polimero del tutto simile alla comune plastica derivata dal petrolio.
Anche in questo caso le ricerche stanno proseguendo e dando degli incoraggianti risultati.
Forse un'idea non "pulita" al 100%, ma in grado di pesare a livello di inquinamento che, evidentemente, riesce a ridurre nel processo di fabbricazione di questa bioplastica.
Trilet 2.0, niente acqua per questa toilette
Si tratta di un gabinetto pensato per i bagni pubblici che elimina completamente l'uso dell'acqua mischiando gli escrementi e le urine umane con fieno, segatura e altri prodotti biologici.
Il tutto viene poi inviato ad un impianto che lo trasforma in concime naturale riducendo così l'impiego di fertilizzanti chimici.
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Argomenti: recuperare acque reflue, produzione energia feci umane, acque grigie, energia da acque reflue
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