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Un tipo di carbone potrebbe aiutare a imprigionare il metano prodotto dalle discariche
È cosa nota che le discariche producano metano, un potente gas serra che quando viene rilasciato nell'atmosfera è venti volte più dannoso dell'anidride carbonica.
È anche vero che alcuni ricercatori stanno tentando di intrappolare questo gas per produrre poi energia elettrica, ma questi sistemi, almeno per il momento, sono ancora troppo costosi e ancora poco efficienti.
Sembra però che gli scienziati dell'Università dell'Illinois di Chicago (Stati Uniti) guidati dai Professori Krishna Reddy e Jean Bogner siano riusciti a trovare una soluzione semplice, ma efficace, per risolvere questo problema grazie al carbone di origine naturale che, se posto a copertura delle montagne di rifiuti, sarebbe in grado di intrappolare il micidiale gas favorendo al tempo stesso la decomposizione da parte dei batteri.
Questo tipo di carbone è chiamato Biochar (o anche carbone agricolo) ed è costituito sostanzialmente da legno e altre colture di scarto mischiate a terriccio ad alto contenuto di carbonio organico ed è in gran parte resistente alla decomposizione.
Il Biochar è prodotto in modo naturale grazie a processi come la pirolisi, ovvero la scomposizione chimica di materiale organico (come rifiuti vegetali o altre diverse materie prime comunque organiche) per mezzo del calore, in assenza di ossigeno.
Si deve anche sapere che proprio per le sue caratteristiche questo tipo di carbone trova già un ampio utilizzo in agricoltura in quanto, nel tempo, rilascia al terreno moltissime sostanze nutritive riducendo conseguentemente la necessità di fertilizzanti.
Si tratta, dunque, di un prodotto sostenibile che può trovare ampio spazio anche nel trattamento dei rifiuti.
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Argomenti: assorbimento metano discariche, rilascio gas serra discariche, gas serra, rifiuti, Biochar
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