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Grazie agli alberi potremo avere batterie efficienti e più pulite
In gergo tecnico è definito Brown Liquor ed è un combustibile che, per molti decenni, è stato utilizzato nelle cartiere per mantenere in funzione gli impianti di macerazione con cui venivano frantumanti gli alberi per ottenere la cellulosa.
Un sottoprodotto della lavorazione stessa degli alberi che ora, grazie alle ricerche e agli studi condotti congiuntamente dalle Università di Linköping (in Svezia) e Poznan (in Polonia), potrebbe trovare un'applicazione molto diversa nelle batterie.
Gli scienziati, infatti, hanno scoperto un modo per trasformare il Brown Liquor in un catodo così che si potrebbe ridurre nelle batterie la necessità di costosi metalli rari come, ad esempio, il cobalto.
È vero che questo risultato lo si ottiene sempre tagliando alberi, ma è anche pur vero che, se questo avviene in modo intelligente e ben regolamentato, ovvero con un programma di riforestazione adeguato, potremmo avere due enormi vantaggi: il primo di ridurre di molto il costo delle batterie; il secondo di aumentare notevolmente le capacità di stoccaggio e di distribuzione delle energie rinnovabili, in primis quelle solare ed eolica.
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Argomenti: batterie con scarti alberi, batterie con lignina, Brown Liquor, batterie ecologiche
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