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Le ali delle farfalle ispirano i ricercatori cinesi impegnati a migliorare l'efficienza dei pannelli solari
Strano ma vero: per migliorare la raccolta della luce del sole da parte delle celle fotovoltaiche, i ricercatori della Shanghai Jiao Tong University (in Cina) hanno preso spunto dalla conformazione delle ali della farfalla.
Gli scienziati cinesi hanno, infatti, studiato con grande attenzione il disegno delle ali che servono a questi bellissimi insetti oltre che per librarsi in volo, anche per incamerare il calore del sole.
Vista al microscopio la struttura dell'ala ricorda verosimilmente quella di un tetto di una casa su cui vengono poggiati i coppi, ma che a differenza della copertura delle abitazioni, ha una forma decisamente molto più complessa che permette alla luce del sole di scendere, per così dire, a livelli più bassi, raddoppiando in questo modo il potenziale di luce che potrebbe essere incamerata.
Per noi che non siamo proprio dei tecnici, diciamo che le ali delle farfalle si presentano come scaglie allungate stratificate sul cui bordo ci sono piccolissimi fori che permettono alla luce di venire incanalata verso le scaglie sottostanti.
Un "sistema" questo che massimizza il potenziale di raccolta della luce e del calore del sole e che permette alla farfalla di riscaldarsi molto velocemente.
La scoperta è stata presentata dallo scienziato Tongxiang Fan al meeting annuale dell'American Chemical Society e, se si troverà un modo per replicarla in ambito fotovoltaico, potrebbe aprire la strada a pannelli solari in grado di produrre molta più energia rispetto agli attuali pannelli a fronte di una superficie molto più contenuta.
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Argomenti: efficienza pannelli solari, migliorare efficienza pannelli solari, ali di farfalla
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