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Per combattere i cambiamenti climatici ci basterebbe mangiare meno carne
Molto spesso si parla dei danni causati dalla dispersione in atmosfera di anidride carbonica e metano, ma ci si dimentica che esiste un altro famigerato gas serra di cui preoccuparsi: il protossido di azoto i cui livelli continuano a crescere inesorabilmente.
Stando poi ai ricercatori del Woods Hole Research Center (negli Stati Uniti), se vogliamo contrastare efficacemente il riscaldamento globale dobbiamo ridurre - entro il 2050 - le emissioni di questo gas del 50% e per fare questo sarebbe sufficiente che la popolazione mondiale riducesse in egual misura il consumo di carne.
Ma perché proprio di questo alimento?
Semplice: la ricerca ha dimostrato che il protossido di azoto è rilasciato in atmosfera prevalentemente a causa dell'ampio uso di fertilizzanti chimici e, in questo senso, diventa davvero un problema difficile da arginare viste le così tante bocche che il Pianeta deve sfamare.
In realtà, stando ai ricercatori il nocciolo della questione starebbe nella coltivazione delle piante utilizzate per la produzione dei mangimi i quali così inducono una maggiore produzione di ossido di azoto rispetto alle colture che noi esseri umani consumiamo direttamente.
In pratica, gli scienziati affermano che, riducendo il consumo di carne, riduciamo anche il consumo delle colture per i mangimi animali, tagliamo il consumo dei fertilizzanti e riduciamo la dispersione di protossido di azoto.
Vero è anche che, a parte questa soluzione drastica, si potrebbero ottenere gli stessi risultati se in agricoltura venissero utilizzati altri prodotti naturali per arricchire il suolo, ma è anche vero che, in questo caso, sono molto spesso proprio gli agricoltori a non volerci sentire in quanto i concimi naturali sono meno efficaci e costano molto di più di quelli chimici.
Qui il discorso si fa dunque molto complicato e lungo, motivo per il quale, visto che altrettanto è improbabile convertire la razza umana a una nutrizione solo vegetariana, il dottor Eric Davidson che ha coordinato lo studio afferma che la migliore soluzione al problema che possiamo adottare già oggi è di ridurre il consumo di carni bovine e suine sostituendole con quelle di pollo e pesce.
Buono a sapersi...
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Argomenti: lotta cambiamenti climatici, gas serra, protossido di azoto, minore consumo carne
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