Solo perché è biologico non significa che un cibo sia sanoAmmettiamolo: quando pensiamo ad un alimento biologico, lo identifichiamo con un prodotto non soltanto più buono e migliore dal punto di vista della salute e del gusto, ma anche della nutrizione. La precisazione di AssoBio - Associazione nazionale imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici È del tutto vero: mangiare mezzo chilo di burro biologico alza il colesterolo quanto manguiare mezzo chilo di burro da allevamenti industriali (anche se le vacche biologiche son state tratte meglio di quelle convenzionali), lo zucchero biologico alza la glicemia quanto quello convezionale (anche se per trasformarlo non si sono usati latte di calce e anidride solforosa), un eccesso di birra biologica rende brilli quanto un eccesso di birra convenzionale (anche se per farla non si sono utilizzati anidride solforosa e altri addditivi). Vero è anche che i prodotti biologici trasformati non hanno le caratteristiche dei prodotti freschi (sono, appunto, trasformati), ma rispetto a quelli convezionali, anch'essi con caratteristiche diverse da quelli freschi, hanno una serie di vantaggi non da poco (niente coloranti, niente conservanti, niente esaltatori di sapidità, tecniche di produzione rispettose dell'ambiente e del benessere animale ecc.). Ma è sul trasporto che avete preso un abbaglio: i regolamenti europei sull'agricoltura biologica impongono che i prodotti siano trasportati tra gli operatori (compresi i grossisti e i dettaglianti) solo in imballaggi, contenitori o veicoli chiusi. Lo scopo della norma è impedire che il contenuto possa essere sostituito, ma ha come secondo risultato positivo che il prodotto non può nemmeno entrare in contatto con agenti inquinanti presenti nell'aria, come paventate nell'intervento. Così, solo per precisione. Roberto Pinton - Segretario AssoBio |
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